Il Salino è un torrente del versante orientale (adriatico) dei Monti Sibillini che scorre nell'Alto Maceratese meridionale, le cui acque hanno un certo grado di salinità, da cui il nome.

Dopo l'Ambro e il Tennacola, Il Salino è il terzo e ultimo principale affluente del fiume Tenna, nel quale giunge a confluire solo qualche chilometro più avanti del Tennacola, anch'esso da sinistra in territorio di Servigliano, ma cavallo dei comuni di Penna San Giovanni e di Falerone, in provincia di Fermo.

Percorso

Il torrente si forma dall'unione di alcuni fossi naturali presenti in una fitta macchia boscosa di castagni, situata a nord del comune di Sarnano (verso Pian di Pieca), in prossimità della frazioni di Borghetti e Vecciola di Sopra,che sono ad una quota di circa 550 m.s.l.m.. A differenza del Tennacola, il Salino i origina quindi in una zona subappenninica collinare dei monti Sibillini; è lungo 34 km e ha una portata media di 6 m³/s.

Il salino scorre inizialmente per pochi chilometri verso nord nel territorio di Sarnano, per poi proseguire prima verso nord-est, e poi piegando lentamente verso est e infine sud-est, attraversando i territori di San Ginesio (a nord-est), Gualdo (a sud-ovest), Sant'Angelo in Pontano (a nord), Penna San Giovanni (a sud), Falerone (a nord), e sfocia poi nel Tenna a Servigliano.

L'alta valle del Salino è ricca di antica vegetazione, a tratti molto fitta, consistente in roverella, cerro, carpino e anche faggio. Il corso medio del torrente avviene nella valle compresa tra due dorsali pressappoco parallele: la prima, più a sud, va da Gualdo a Penna San Giovanni ed è quella che divide il bacino del Salino da quello del Tennacola; la seconda, più a nord, va da Sant'Angelo in Pontano a Falerone e divide la valle del Salino da quella del Fiastra; inoltre, quest'ultimo versante è più ripido dell'altro.

Affluenti

Il Salino nel suo percorso riceve le acque dei fossi presenti in entrambi i suoi versanti. Tra questi, a circa metà percorso, nei pressi della località Ponte Salino (area verde attrezzata, tra Penna e S. Angelo), il Salino riceve da sinistra il Fosso di Colle Chiarino e da destra il Fosso di Patenetta (o Patanetta). Entrambi hanno scavato il loro letto in arenarie del Miocene superiore, formando lungo i loro percorsi forre fluviali suggestive e molto ricche di vegetazione.

Caratteristiche peculiari

L'inusuale caratteristica del torrente Salino risiede nel fatto che le sue acque sono, per l'appunto, salate e parzialmente sulfuree. Il sale deriva da una sorgente minerale situata nel Fosso di Patenetta, poco più in alto della sua confluenza con il Salino stesso. Queste sorgenti salate erano usate fin dai tempi degli antichi Romani e anche in tempi meno recenti il suo sale veniva estratto per il fabbisogno locale. Nel luogo è attualmente presente il Parco delle Saline con diversi sentieri, di interesse turistico, o anche escursionistico. Nei pressi di tali sorgenti saline si trova un "Pozzo Poderoso", detto così per la sua profondità, contenente acqua sulfurea.

Note


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