L'attentato al Café de Paris di via Veneto fu un'azione a scopo terroristico effettuata la sera del 16 settembre 1985 all’omonimo locale di via Veneto, a Roma, dall'allora ventisettenne estremista palestinese Ahmad Hassan Abu Alì Sereya, nato in Libano, che lanciò due bombe a mano del tipo ad "ananas" (modello F1 di fabbricazione sovietica) tra i tavolini del locale affollato di turisti a poca distanza dall'ambasciata degli Stati Uniti d'America: solo un ordigno esplose, causando 39 feriti di cui numerosi gravi; l'altro ordigno venne in seguito disattivato dagli artificieri.
L'azione, effettuata nella ricorrenza del massacro di Sabra e Shatila, fu rivendicata dall'Organizzazione Rivoluzionaria dei Musulmani Socialisti (ORMS) dell'area riconducibile ad Abu Nidal.
L'attentatore verrà condannato a 17 anni di carcere.
Note
Bibliografia
- AA. VV., Venti anni di violenza politica in Italia (1969-1988) Archiviato il 19 settembre 2016 in Internet Archive., tomo II, 2ª parte, Roma, La Sapienza, 1992.
Voci correlate
- Abu Nidal
- Conflitto arabo-israeliano
- Lodo Moro
- Attentato di Fiumicino del 1973
- Omicidio di Abdel Gelil Aref
- Strage di Bologna
- Attentato alla sinagoga di Roma del 1982
- Attentato contro gli uffici della British Airways di via Bissolati
- Attentato di Fiumicino del 1985
- Terrorismo
- Terrorismo palestinese
- Yasser Arafat
Collegamenti esterni
- Cronologia attentati arabo/palestinesi in Europa Archiviato l'11 ottobre 2017 in Internet Archive.
- 1985 Rai Rete3 TG3 del 17 settembre Conduzione Augusto Lombardi, su YouTube, 17 settembre 1985.



